Rapporti sullo sviluppo sostenibile in una palla di legno gigante
Palais de l’Equilibre è una delle costruzioni più avvincenti dell'Arteplage di Neuchâtel. Questa gigantesca sfera di legno alta 27.00 metri intende sensibilizzare i visitatori al problema dello sviluppo sostenibile. Mediante un percorso diviso in tre tappe, essa si prefigge di dimostrare che l’avvenire dell’uomo dipende dalla sua capacità di instaurare una società solidale e di conciliare la protezione dell’ambiente con un’economia competitiva.
L’esposizione si fonda sulla definizione di sviluppo sostenibile formulata in occasione della conferenza di Rio del 1992 secondo la quale lo sviluppo sostenibile cerca di far fronte alle esigenze attuali in modo tale da non togliere alle generazioni future la possibilità di soddisfare le proprie esigenze.
Dieci anni più tardi Palais de l’Equilibre mostra come viviamo in un mondo organizzato globalmente, con dei sistemi complessi e delle condizioni di vita disuguali. Le tre tappe dell’esposizione corrispondono a dei livelli ed a dei temi diversi. Nella prima tappa, intitolata Risveglio, vengono proiettate, sulla metà inferiore di un globo terrestre, delle immagini spaventose. Queste presentano i luoghi dove la terra è in disquilibrio e le distruzioni che ne risultano. La seconda tappa, Responsabilità, comprende una serie di foto aeree che mostrano la bellezza di un mondo da proteggere. In questa zona vengono anche fornite delle informazioni dettagliate sulla consumazione, l’alimentazione, la pianificazione del territorio, la mobilità e l’energia. La terza tappa dell’esposizione si trova a 12.50 m d’altezza, su una rampa che conduce verso l’uscita. Questa presenta delle azioni di sviluppo sostenibile, passate e presenti, gestite a livello locale. La vista sui dintorni di Neuchâtel permetterà ai visitatori di riflettere sulle possibiltà d’azione nella loro regione. Detto in altre parole: think globally, act locally.
Cosa dicono gli autori
"Lo sviluppo sostenibile è un concetto ampio e globale. In questa mostra, vogliamo familiarizzare i visitatori in tre fasi con il concetto di sviluppo sostenibile e renderli consapevoli dei rischi di sviluppi unilaterali.
Vogliamo dimostrare che sono necessarie risposte globali per l'ambiente, la responsabilità sociale e l'economia. In questo modo, il padiglione della Confederazione diventa il Palais del possibile. Porta i visitatori in un viaggio che mostra loro che dovremmo prendere misure specifiche e concrete per salvaguardare il nostro futuro e quello del nostro pianeta."
Cité des Sciences et de l’Industrie, Parigi, Francia
Arteplage
Neuchâtel
Capacità di visitatori al giorno
15'750
Visitatori totali
1'864'770
Spazio espositivo
1'400 m2
Partner
Confederazione
Sponsor
LIGNUM Schweizerische Holzwirtschaftskonferenz, Zurigo www.lignum.ch
EV Erdöl Vereinigung (Nuovo: Avenergy Suisse), Zurigo www.avenergy.ch
Gestione generale del progetto Confederazione
Fred Nyffeler
Gestione del progetto
Techdata AG (Christian Burri, Stéphane Maye), Berna www.techdata.net
Contenuto
Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (capofila)
Dipartimento federale degli affari esteri
Dipartimento federale dell'interno
Dipartimento federale dell'economia
Architettura
Groupe H (Hervé Dessimoz), Meyrin www.groupe-h.com
Ingegnere
Charpente Concept SA (Thomas Büchi), Perly-Certoux www.charpente-concept.com
Concetto scenografico
Cité des Sciences et de l’Industrie (Frédéric Poisson), Parigi, Francia www.cite-sciences.fr
Scenografia generale della produzione
Eca2 (Yves Pépin), Paris, Francia www.eca2.com
Responsabile dei progetti della confederazione Expo.02
Lisa Humbert-Droz
Coaching Expo.02
Armin Heusser (responsabile)
Christelle Wick
Gestione delle operazioni
Hans-Ruedi Schaffhauser
Edi Kurmann (responsabile delle operazioni)
Marc Lombard (responsabile delle operazioni)
Adrian Schranz (Assistente responsabile delle operazioni)
Matthias Tuchschmied (Assistente responsabile delle operazioni)
Guide
Thomas Bruggisser, Jacqueline Thiébaud, Amadeus Thiemann, Isabelle Wippermann
Foto: Dossier stampa Palais de l'Equilibre; © Jürg Frei; © Andreas Mosimann; © Archivio Frédérique Mouchet; © Christoph Steudler; © Michael Studt; © Eugen von Arb; © Tom Weilenmann; © Philipp Zanatta; © Claude Zingg; © Archivio Ralph Ammann